Che fine ha fatto Alan Tonetti? Dalla “figuraccia” a Mai Dire Lunedì a marketing e comunicazione digitale
Chi ha vissuto gli anni gloriosi della televisione italiana, non potrà non ricordare quello splendido programma che era “Mai Dire”, condotto dalla Gialappa’s Band nelle sue varie iterazioni.
E proprio nel corso di una puntata di “Mai Dire Lunedì” andò in onda lo spezzone che rese Alan Tonetti una leggenda vivente del web. Alan era incaricato di seguire il debutto in Campions dell’Udinese contro il Panathīnaïkos nel corso di un tipico programma calcistico in cui erano presenti i “soliti” personaggi, come ad esempio il mai dimenticato Maurizio Mosca.
Dopo un inizio un po’ tentennante, Alan sembra aver trovato un po’ di fiducia in sé stesso ma, con grande stupore di tutti (e suo compreso), riesce a perdersi il primo gol dell’Udinese. Visibilmente in imbarazzo, Alan riesce a perdersi anche l’altro gol dell’Udinese finendo per diventare lo “zimbello” di tutto lo studio. Nonostante questa figuraccia, Alan Tonetti è entrato di diritto nella storia del web italiano e ad oggi ha cambiato completamente vita.
Come è possibile vedere anche dal suo profilo Linkedin, Alan Tonetti è fondatore di Stardust SpA, azienda che supporta e indirizza i brand nel loro posizionamento digital, ne valorizza la creatività con format originali tailor-made e cross mediali. Manager di marketing e comunicazione digitale diventato imprenditore, è appassionato di blockchain, relatore a conferenze sulle criptovalute in tutto il mondo e curatore di arte digitale.
La parentesi televisiva sembra essere servita ad Alan per trovare il suo vero percorso di vita e, nonostante tutti avremmo voluto vederlo ancora in televisione per qualche altra figuraccia indimenticabile, non possiamo che augurare buona fortuna all’uomo che non è riuscito a rimanere concentrato sull’unico lavoro che doveva fare: guardare una partita.
Ma cosa stava facendo durante quello storico Udinese-Panathinaikos? Tonetti lo ha raccontato in un video pubblicato 8 anni fa su YouTube, in occasione del decennale della sua indimenticabile ed indimenticata “prestazione”: