Che fine hanno fatto i D12? La band hip-hop di Eminem si è sciolta nel 2018

Tra i tanti gruppi hip-hop nati negli anni ’90, in molti ricorderanno di certo anche i D12 (abbreviazione di Dirty Dozen, la “sporca dozzina”), una band formatasi a Detroit nel 1996 dove il cantante era nientemeno che Eminem.

Tuttavia, il famosissimo rapper aveva ormai già ben avviata la carriera da solista, pertanto non riusciva a partecipare a tutte le attività della band hip-hop.

L’obiettivo principale del rapper Proof, che diede vita al progetto, era quello di radunare i 12 migliori artisti rap di Detroit (ci riuscì solo in parte). Quando uscì il primo EP di Eminem, The Slim Shady, il rapper bianco voleva trascinarsi dietro anche gli altri compagni dei D12, ma il noto produttore Dr. Dre non era di questo avviso.

La storia è nota: nel 1999 uscì l’album The Slim Shady, il successo fu travolgente e Eminem può dedicarsi alla sua band senza doversi appoggiare ad un’etichetta.

Nonostante un membro dei D12, Bugz, venga ucciso durante una rissa, la band riuscirà comunque ad ottenere un grande riscontro con il loro primo album, dove è contenuto il singolo Purple Pills.

Anche il secondo album, D12 World, ottiene un gradimento elevato. Tuttavia, nel 2005, Eminem lascia il mondo della musica (tornerà nel 2009) e di conseguenza anche i D12. Le cose precipitano nel 2006, quando Proof viene ucciso dopo una partita di biliardo e Swift viene condannato a tre mesi di reclusione.

Da quel momento in poi comincia il declino della band, che pure promuoverà nuovi lavori. Escono in effetti alcuni mixtape (l’ultimo nel 2015) ma la band non riuscirà più a rivivere i fasti del passato.

Nel 2018 è proprio Eminem ad annunciare lo scioglimento del gruppo hip-hop con il brano Stepping Stone, contenuto nell’album Kamikaze.

Attualmente Mr.Porter prosegue la sua carriera da solista. Stesso discorso per Bizarre, che nel 2019 ha pubblicato il suo secondo EP, intitolato “Rufus”. Anche Swift e Kuniva portano avanti progetti alternativi.