L’immagine più famosa dell’ultimo successo della Juventus in Champions League è il quarto rigore, calciato con estrema freddezza da quello che all’epoca era senza dubbio uno dei centrocampisti più forti d’Europa.
Parliamo di Vladimir Jugovic, arrivato in Italia dalla Stella Rossa e subito brillante con la Sampdoria di Eriksson. I tifosi doriani si innamorano presto di quel serbo elegante in campo e fuori, capace di regalare qualità e sostanza sul prato del Marassi e in tutti i campi italiani ed europei.
Con lui la Samp disputò ottimi campionati, vincendo anche la Coppa Italia 1993-94. Dopo tre stagioni, 100 presenze e 21 gol in tutte le competizioni, Jugovic accettò la chiamata della Juve, appena tornata Campione d’Italia e desiderosa di salire fino al tetto d’Europa.
La stagione 1995-96 fu davvero esaltante, con la cavalcata in Champions League di una Juve spaziale, fino alla finale di Roma e al rigore, quello decisivo, segnato proprio da Jugovic.
Furono due in tutto le stagioni in bianconero, dove il centrocampista serbo vinse anche uno scudetto, una Supercoppa Italiana, una Supercoppa UEFA e un’Intercontinentale, con l’unico rammarico della finale persa nel 1997 contro il Borussia Dortmund.
Jugovic proseguì la sua carriera indossando le maglie di Lazio (vittoria in Coppa Italia e finalista di UEFA), Atletico Madrid, Inter e Monaco, prima di concludere la carriera nel 2005 con i tedeschi dell’LR Ahlen dopo una parentesi con l’Admira Wacker, in Austria.
Jugovic, che oggi ha 51 anni, ricopre il ruolo di opinionista sportivo in alcune trasmissioni, anche in Serbia. Inoltre ha intrapreso la carriera di procuratore sportivo ed è anche alla ricerca di giovani talenti nel suo paese.
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